Blog fermo da tantissimo tempo… Ci eravamo lasciati quest’estate poco prima dell’imbarco per la magica terra dei Maya, dove fra mare e nuvole ho lasciato buona parte del mio cuore e anche un po’ di testa! Da lì riprendiamo per un breve tour – 4 post in tutto – alla scoperta di ricami coloratissimi, variopinte ceramiche, amache, manufatti in pelle, legno, pietra e molto altro…
Un mix di prodotti tipici messicani e artigianato yucateco vi attende nei negozi dei centri turistici o dalle venditrici di strada. Una buona soluzione è affidarvi alle cooperative che sorgono lungo le strade messicane e fungono anche da autogrill. Qui i prezzi sono leggermente inferiori rispetto alle località della costa e l’artigianalità è garantita; inoltre vi troverete anche liquori, cioccolata, caffè e peperoncino – cose che spesso mancano sulle bancarelle dei siti archeologici.
Suggestivo è il mercatino che si dipana all’ombra delle piante che costeggiano i sentieri di Chichèn Itzà, dove a differenza di altri siti archeologici le bancarelle fiancheggiano il percorso del turista che, stordito dal caldo, si fa tentare da oggetti di ogni sorta. L’offerta varia da amache in cotone o sisal (tessuto ricavato da un tipo di agave), ai manufatti in pietra – tradizionali i coltelli in ossidiana, in antichità usata al posto del metallo scarso nella zona, ma troverete anche piramidi e animali (soprattutto tartarughe, delfini e rane) e le belle scacchiere maya. Se vi piace il genere ci sono anche maschere e oggetti in legno intagliato o in ceramica, piuttosto inflazionato il calendario Maya – una grande ruota con simboli che indicano mesi e giorni.



Notevoli sono le bancarelle che propongono abiti e camicie ricamati, rispetto a quelli che ho visto poi nei negozi successivi, le signore di Chitchen Itzà sono proprio delle brave ricamatrici! Potrete vederle intente a ricamare sotto gli alberi, intere famiglie dalle nonne alle nipoti. Sui capi di abbigliamento i motivi sono floreali o geometrici, più raramente troverete anche biancheria per la casa – sulla quale si ricamano anche animali. Se preferite i tessuti stampati vanno molto di moda foulard e parei con i calendari Maya, mentre le borse spesso sono in cotone a trama larga e dai colori vivaci.


Per i bijoux vi consiglio invece una gita a Celestùn, magnifica riserva naturale sul Golfo del Messico. Dopo esservi allietati con la vista di fenicotteri e mangrovie sul delta del fiume, dirigetevi verso il piccolo centro di Celestùn ideale per rifocillarvi e fare un bagno in mare. Sulla spiaggia diverse bancarelle vi offriranno bijoux fatti con perline, conchiglie e pietre dure. Scartate pure quelle visibilmente Made in China (eh sì, nemmeno qui ci si salva) e dirigetevi verso uno dei banchi in cui le signore oltre a vendere sono intente anche a creare… Non resterete deluse!



Il mio consiglio è l’ultima bancarella a destra sulla fila più esterna del piccolo mercatino sulla spiaggia, la signora è molto gentile e le sue creazioni sono leggermente più care (si parla di 15/20 euro se volete spendere tanto) ma anche le più originali. Io e mamma non abbiamo resistito e abbiamo comprato un completo tre pezzi: collana, orecchini e braccialetto – la cosa carina è che la collana è composta da due parti intrecciabili, così che può essere allungata o accorciata a seconda delle esigenze! Ok, è complicato da spiegare, credo sia più semplice vederlo nelle foto sotto…





brava Francy mi piace molto